
L’opera, composta da un trittico, fa parte di un tentativo individuale di esorcizzare quella sensazione di instabilità che perdura dopo un evento sconvolgente come quello del terremoto. La foto centrale scattata nelle settimane successive al sisma, subito dopo l’ordinanza di abbandonare la mia abitazione, è il perno della mia ricerca. Il confronto impari con la natura e la lotta, per non lasciare le proprie radici, la terra, la casa, lasciano un segno indelebile nel mio stato d’animo e creano nuovi percorsi necessari a ritrovare un nuovo livello di equilibrio.
Opera presente alla Biennale d’Arte Milano 2017
“L’artista Noris Cocci, attraverso l’obiettivo della sua macchina, riesce a scattare delle fotogra e a ascinanti, intime e misteriose. Le sue sono meravigliose immagini istantanee impresse sul foglio lucido, che celano un signi cato profondo e raccontano una storia di acuta osservazione delle emozioni umane. Oltre l’aspetto visibile si vede una realtà che viene osservata da vicino con occhio critico e sensibile, riuscendo a cogliere i concetti chiave della nostra vita.”
Salvo Nugnes







